Anno 1672

L'impianto generale già delineato non fu sostanzialmente mutato neppure dai nuovi Capitoli che, nel 1672, i rettori del Monte formularono e sottoposero all'approvazione del card. Cerri, Legato pontificio. Furono infatti confermate, le modalità di concessione dei prestiti il cui limite massimo fu però portato a quindici scudi a persona, rimasero pressochè invariate le attribuzioni degli amministratori e dei funzionari, con alcune aggiunte e precisazioni sugli obblighi del tesoriere o depositario, rese necessarie dall'aumentato giro di denaro del Monte, il quale aveva intanto ampliato notevolmente il campo della sua attività, intervenendo anche i settori estranei alle sua finalità iniziali: finanziava infatti pubblici lettori di filosofia e di diritto, concedeva prestiti al Comune, sussidiava chiese e monasteri, interveniva nella costruzione di edifici di interesse pubblico.